Secondo diversi organi di informazione (fra cui il Messaggero), si sarebbe tenuta a Roma, la scorsa settimana, una riunione del “Gruppo Bilderberg”, gruppo para-massonico formato da personalità internazionali molto “influenti” in campo economico, politico e bancario. I partecipanti - che molti accreditano come fautori del c.d. "mondialismo", ossia di una teoria che vorrebbe spingere la globalizzazione fino a cementare poteri economici in grado nei fatti di spogliare la sovranità degli Stati nazionali - trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
A questa riunione avrebbe preso parte anche il Governatore della Banca d’Italia Visco (il sito Dagospia pubblica addirittura una foto dell’arrivo in auto del Governatore).
A questa riunione avrebbe preso parte anche il Governatore della Banca d’Italia Visco (il sito Dagospia pubblica addirittura una foto dell’arrivo in auto del Governatore).
Sarebbe opportuno che il dottor Visco chiarisse il senso della sua (eventuale) presenza in siffatto consesso.
Non comprenderemmo infatti la partecipazione a riunioni per definizione "né istituzionali, né pubbliche", in palese contrasto con la “natura pubblica delle funzioni svolte”, rammentata dallo stesso Codice Etico per i membri del Direttorio e suscettibili, per la natura della riunione, di indebolire l'indipendenza della Banca d’Italia.
Come noto, il Sindacato Indipendente ritiene inspiegabile, e tutt’altro che condivisibile, l’atteggiamento di silente sottomissione con il quale la Banca d’Italia sta subendo il passaggio di rilevanti competenze in materia di Vigilanza a livello europeo. Ricordiamo infatti che l’Italia, anche grazie alle professionalità e alla policy di Vigilanza seguita nell’ultimo decennio, non si sono registrati casi di drammatica insolvenza bancaria che hanno caratterizzato anche quei Paesi che oggi dettano legge in tema di “Unione bancaria”.
Si tratta, nei fatti, di un indebolimento dell’Istituzione, del suo ruolo e della sua indipendenza, che sta passando nell’incredibile silenzio di comunicazioni ufficiali verso il personale della Banca.
Ora, pretendere una risposta dal Governatore sarebbe troppo ardire. Come ricorderete, il 29 maggio scorso osammo rivolgergli 10 domande sulla gestione della Banca e il suo futuro. Sono passati sei mesi. Le domande sono ancora senza risposta, ma sono sempre più attuali. Per questo le ripubblichiamo integralmente su questo numero di Proibito (vedi altro articolo).
Nel frattempo, il Governatore ha però trovato il tempo di rispondere a 23 scomodissime domande di Massimo Giannini su Repubblica (“Che tipo di emergenza, Governatore?”...”lo spread è rimasto su livelli troppo elevati nelle ultime settimane. Lei come la vede?”).
Ci farebbe però piacere che il Governatore, ogni tanto, si ricordasse di essere anche al vertice di un’Istituzione fatta di donne e uomini in carne e ossa, di grande valore e grande professionalità, che meriterebbero una maggiore considerazione della dignità del proprio lavoro. Le domande che ponemmo, e che oggi riproponiamo, erano pensate proprio nell’interesse di chi in Banca ci lavora e ci lavorerà per anni, e ha quindi il diritto di conoscere cosa pensa il Vertice su alcune delle tematiche più “centrali” nella vita di ciascuno di noi.
O dovremo fargliele porre da qualcuno del Bilderberg? Se serve, ci attrezziamo.
O dovremo fargliele porre da qualcuno del Bilderberg? Se serve, ci attrezziamo.
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